La Corte Suprema britannica ha risposto NO alla richiesta presentata dal governo locale scozzese, guidato dalla Premier Sturgeon, di poter convocare unilateralmente un secondo referendum sulla seccessione della Scozia dal Regno Unito dopo quello perduto nel 2014. Come previsto da numerosi giuristi e' stata respinta all'unanimita' l'istanza in base a cui si invocava il riconoscimento del diritto a promuovere una nuova consultazione con il solo voto favorevole del parlamento di Edimburgo e senza il tradizionale placet vincolante di Londra. La sentenza e' stata illustrata dal Presidente della Corte, lord Reed, che ha rigettato su tutta la linea le argomentazioni giuridiche degli indipendentisti scozzesi ribadendo che, in base allo Scotland Act, la materia della convocazione di un referendum sulla secessione, destinato ad avere conseguenze sull'intero Regno Unito, rimane soggetta alla parola finale del governo britannico e del parlamento di Westminster come potere esclusivo. Quindi la richiesta avanzata di promuoverla con la sola approvazione di una legge nazionale scozzese da parte di Edimburgo non e' legalmente fondata. I vari sondaggi continuano a mostrare una spaccatura quasi a meta' della popolazione scozzese sulla questione, e per i ricorrenti il verdetto ha confermato che le istituzioni del Regno rappresentano quella che hanno definito una gabbia e un ostacolo al riconoscimento della volonta' democratica scozzese. Il governo conservatore di Londra sostiene che non sia il momento di discutere di cio' dopo appena 8 anni dal verdetto del 2014 che entrambe le parti si erano impegnate ad accettaare come responso valido per una generazione. La Premier scozzese Sturgeon, commentando la decisione della Corte, ha affermato che le prossime elezioni nel Regno Unito saranno un referendum de facto sull'indipendenza della Scozia. Il Premier britannico Sunak dal canto suo ha dichiarato che il verdetto e' chiaro e definitivo nel corso di un intervento alla Camera dei Comuni. Sunak ha aggiunto che il verdetto con cui la Corte Suprema ha negato alla Scozia di convocare un nuovo referendum sulla propria indipendenza seza il placet di Westminster segue perfettamente la legge.
Franco de Stefani