Il manuale, secondo le parole del ministro per la Brexit, Dominic Raab, è una guida "pratica e mirata" su come gestire i mille problemi che potrebbero sorgere se la Gran Bretagna non trovasse un accordo con Bruxelles: da quelli doganali all'approvvigionamento di medicinali, alle tariffe addizionali sul pagamento con carte di credito nell'Ue, come anche alle difficoltà di aprire conti bancari nel Regno unito per i britannici che risiedono all'estero. Ma per il ministro raggiungere un'intesa con l'Ue resta comunque una priorità. Se però Bruxelles si rifiuterà di collaborare, Londra prenderà una decisione unilaterale e rispetterà le leggi europee solo in alcuni settori: il commercio con l'Ue in questo modo non dovrebbe essere a rischio.
Nel contempo, il ministro ombra per la Brexit, Sir Keir Starmer, ha però respinto l'idea di un'uscita della Gran Bretagna dall'Ue senza accordo. Nel caso in cui il parlamento britannico bloccasse il futuro accordo della premier, Theresa May, con l'Ue, spetterà ai parlamentari decidere sul da farsi riguardo la Brexit. Tutte le opzioni sarebbero quindi nuovamente sul tavolo, tra cui anche un possibile secondo referendum, ha affermato Starmer.