Rishi Sunak ha preso le redini del governo conservatore britannico, ma le opposizioni protestano. A partire dai laburisti, le opposizioni denunciano un Premier debole che dovra' mettere prima al primo posto il partito e poi lo Stato. Sunak e' il terzo leader a raccogliere il testimone in poche settimane, e primo capo di governo di radici familiari indiane. Ha annunciato senza troppi giri di parole un bagno di realta' di fronte a una crisi economica riconosciuta come profonda, ed errori che l'ex Cancelliere dello Scacchiere si propone di correggere alla testa del nuovo esecutivo. Le promesse, che le opposizioni a partire dal Labour sono convinte siano destinate a rimanere sulla carta da parte di un altro leader Tory non eletto, ma su cui Sunak ha insistito. Per il leader laburista Starmer il discorso di insediamento a Downing Street non e' la risposta ai problemi del Regno Unito. La posizione e' condivisa anche dagli altri partiti di opposizione, i quali continuano a criticare la gestione caotica dei Tories e a chiedere elezioni anticipate. Per Starmer Sunak e' un Premier debole che dovra' rispondere prima al suo partito e poi allo Stato in un momento di crisi per i britannici. Starmer ha indicato che Sunak ha pugnalato Johnson alla schiena quando pensava di poter prendere il suo posto e che, allo stesso modo, ora tentera' di rinnegare i trascorsi degli ultimi anni e dei mesi recenti e di fingere di rappresentare un nuovo corso. Per Starmer il nuovo Premier fara' pagare ai lavoratori il prezzo del crollo dell'economia causato dai Conservatori. Il leader dei Lib-Dem Davey ha dichiarato che le parole di Sunak non fanno nulla per rassicurare le persone in difficolta'. Intanto la compagine del nuovo esecutivo e' trasversale per dare spazio alle varie litigiose correnti interne, con agli Interni la anti-immigrazione Braverman, al vice premierato il brexiteer Raab, e allo Scacchiere Hunt, che dovra' lavorare alla cruciale finanziaria d'autunno che lunedi' 31 dovrebbe rassicurare i mercati.
Franco de Stefani