In un discorso al Paese, il presidente francese Emmanuel Macron, riferendosi al disastro di Notre Dame ha dichiarato: "spetta a noi come persone assicurare la continuità di questo simbolo della Nazione. Questa è la nostra responsabilità oggi. Nei prossimi giorni dobbiamo agire collettivamente in modo tale che la politica faccia la differenza e dobbiamo ricordare le ultime ore e stare vicini alle persone. Dobbiamo usare la catastrofe per unirci".
Macron ha anche affermato "siamo un popolo di costruttori e ricostruiremo Notre Dame in 5 anni. Sarà ancora più bella". Secondo il quotidiano Le Parisien, se la struttura dell'edificio è stata in buona parte salvata grazie all'intervento dei vigili del fuoco, il bilancio materiale resta molto pesante: il tetto è distrutto, il telaio anche, parte della volta è crollata nella navata centrale, la guglia è stata inghiottita dalle fiamme. "Nel complesso, la struttura è ancora valida", ma "alcune vulnerabilità sono state identificate in particolare a livello del caveau e un timpano del transetto nord che deve essere messo al sicuro", ha dichiarato il Segretario di Stato agli Interni, Laurent Nunez.
Difficile ipotizzare una completa rimessa a nuovo della cattedrale prima dei prossimi 10-15 anni, secondo gli esperti. "Intricata" anche la stima dei costi per la ricostruzione: per ora si parla solo di "diverse centinaia di milioni di euro". Alcuni imprenditori del lusso da subito hanno messo a disposizione centinaia di milioni per la ricostruzione; attualmente sarebbero già stati promessi oltre 700 milioni di euro.
Intanto gli inquirenti propendono per l'ipotesi dell'incidente; stanno cercando di capire cosa è successo ed hanno interrogato gli operai impegnati nei lavori di ristrutturazione. Per ora sembra che tutte le procedure di sicurezza siano state rispettate. Fra le ipotesi valutate c'è quella di un focolaio d'incendio causato da un lavoro di saldatura. La procura di Parigi ha aperto una inchiesta per "distruzione involontaria attraverso un incendio", affidata alla direzione regionale della polizia giudiziaria, la quale ha mobilitato 50 inquirenti. Ben cinque imprese erano coinvolte nei lavori di restauro. Bisognerà però attendere che la cattedrale sia messa in sicurezza prima di inviare sul posto gli uomini della polizia scientifica. Saranno anche esaminati i video delle telecamere di sorveglianza interne a Notre Dame, oltre ai video ripresi da numerosi cittadini subito dopo lo scoppio dell'incendio.
Davide Fifaco