"Ciò che è illegale offline sarà effettivamente illegale online nell'Ue". Si tratta di "un segnale forte per persone, aziende e paesi in tutto il mondo" ha spiegato la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, illustrando il nuovo accordo politico sulla legge sui servizi digitali. L'Europa inaugura così una nuova stagione: quella della piena correttezza e democrazia digitale.
Una novità importante, come sottolinea anche il ministro italiano per l'Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao.
"L'Italia - spiega Colao - ha partecipato attivamente al negoziato, contribuendo a raggiungere risultati importanti che ristabiliscono fondamentali principi a tutela di cittadini e imprese europee. Il Digital Services Act si applicherà a tutti gli intermediari online che operano in Europa, introducendo obblighi graduati sulla base della natura dei servizi e proporzionati al numero degli utilizzatori, così da bilanciare la tutela degli utenti con le esigenze del mercato e dell'innovazione".
"Le piattaforme di vendita online - prosegue ancora Colao - dovranno tracciare i propri fornitori, così che merci contraffatte e contenuti illegali verranno intercettati tempestivamente e altrettanto velocemente rimossi, mentre piattaforme e motori di ricerca online di rilevante dimensione saranno soggetti a obblighi rigorosi. Inoltre, le interfacce ingannevoli, note come dark patterns, saranno vietate come pure le pratiche ingannevoli. La trasparenza e l'informazione corretta verrà assicurata ad ogni livello e per ogni servizio, mentre si potrà scegliere se essere profilati dalle grandi piattaforme e dai grandi motori di ricerca. Infine, le piattaforme accessibili ai minori dovranno mettere in atto speciali misure di protezione e sarà vietata la pubblicità mirata basata sull'uso dei dati personali dei minori".
Davide Fifaco