
Marine Le Pen, insieme ad altri otto dirigenti e una decina d collaboratori di Rassemblement National, è stata condannata per appropriazione indebita di fondi pubblici. 23 le condanne totali inflitte dalla Corte parigina, che ha stimato che il danno totale ammonta a 4,6 milioni di euro, per la copertura di oltre 40 contratti fittizi presso il Parlamento europeo, che si sarebbe fatto carico di persone che "lavoravano effettivamente per il partito” di estrema destra, ma in Francia.
Una sentenza, quella odierna, che peserà fortemente sul futuro del Rassemblement National, che in questi anni sta registrando una crescita di consensi e che contava questa volta di portare Marine Le Pen a vincere le presidenziali del 2027. La leader di RN è stata condannata a quattro anni di detenzione (dei quali due da scontare agli arresti domiciliari), a una multa di 100.000 euro, ed a cinque anni di ineleggibilità con esecuzione immediata. Non sarà, quindi, candidabile alle elezioni presidenziali del 2027.
Il campo resta, così, libero per Jordan Bardella, che a questo punto da futuro candidato per la guida del Parlamento passerà con molta probabilità alla corsa per la presidenza. Quest'ultimo, hanno fatto notare molti cronisti , non era presente in tribunale a sostegno della Le Pen, che ieri aveva proprio accenato ad una possibile candidatura del suo giovane delfino.
La Le Pen, ha fatto notare qualcuno, è caduta vittima di quella che a partire dal 2015 è stata proprio una sua battaglia: la tolleranza zero contro questo tipo di reati.
Barbara Costamagna