Foto: Reuters
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Un incontro, il cui invito fu ufficialmente formulato a maggio 2019, che a causa del Covid vede la sua realizzazione dopo oltre due anni. La visita del Capo di Stato italiano Sergio Mattarella a Parigi sancisce il definitivo riavvicinamento avviato a maggio del 2019 durante un incontro con il suo omologo francese Emmanuel Macron in occasione delle celebrazioni del 500esimo anniversario della morte di Leonardo da Vinci. Quello fu l'appuntamento del disgelo dopo la rottura di Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista che incontrarono e sostennero la protesta dei gilet gialli francesi. Una vera e propria crisi diplomatica che porto' al ritiro dell'ambasciatore francese a Roma e l'avvio di una lunga ricucitura portata avanti proprio dal Quirinale. Il legame tra i due Paesi è stato definito da Parigi come un "rapporto europeo unico" oltre che una relazione sul piano personale tra i due capi di Stato che ha permesso ai paesi di andare oltre le differenze. Tra i temi sul tavolo anche il trattato di cooperazione rafforzata tra i due Paesi, l'intesa che il Quirinale aveva messo in cantiere durante un incontro bilaterale fra i due governi quando a guidare quello italiano c'era Paolo Gentiloni. Il documento potrebbe venir firmato in autunno in occasione del vertice bilaterale che si terrà in Francia. Al centro dell'incontro anche un nuovo approccio al piano di rilancio europeo per uscire dalla crisi della pandemia, una rivoluzione rispetto al metodo rigorista tedesco. L'asse franco italiano si sta quindi rafforzando in un momento delicato per l'Unione europea, mentre la Germania si focalizza su questioni interne, quali la ricerca dell'erede della futura ex cancelliera Angela Merkel.

Maja Novak