La multinazionale statunitense Moderna ha avvertito l'Europa che il prolungarsi delle trattative per comprare dosi del suo vaccino anti-Covid rischia di rallentarne la distribuzione. Secondo l'amministratore delegato, Stephane Bancel, altri Paesi hanno la priorità perché hanno firmato da mesi. Gli Stati Uniti "hanno prenotato 100 milioni di dosi e in magazzino abbiamo molti vaccini pronti a essere distribuiti dopo l'autorizzazione", ha aggiunto.
Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, i dati sul vaccino Moderna sono "estremamente promettenti". La multinazionale statunitense "si è avvalsa anche di un contributo del governo federale americano", per questo motivo si ritiene "che i dati siano estremamente controllati", precisa l'OMS auspicando "un'approvazione rapida degli organi regolatori" per "iniziare la distribuzione quanto prima".
La Commissione UE intanto ha approvato un contratto con la società farmaceutica europea CureVac per l'acquisto di 225 milioni di dosi di un potenziale vaccino contro il Covid-19 per conto di tutti gli Stati dell'Unione con la possibilità di acquistare ulteriori 180 milioni di dosi una volta che il vaccino si dimostrerà sicuro ed efficace. Lo scorso 6 luglio CureVac aveva firmato un contratto di prestito dal valore di 75 milioni di euro con la Banca europea per gli investimenti per lo sviluppo e la produzione su larga scala di vaccini, compreso quello contro il coronavirus. Secondo Bruxelles, il contratto con CureVac è il quinto del suo genere e amplia il portafoglio di vaccini da produrre in Europa.
E. P.