Ben presto le monete da uno e due centesimi di euro potrebbero diventare un oggetto da collezione. È questa la direzione che sembra aver ormai preso la Commissione europea che ha avviato una valutazione sulla reale utilità delle monete da uno e due centesimi di euro.
In effetti le piccole frazioni di euro sono viste in molti paesi come una fastidiosa necessità e in altri, con il costo della vita più alto, come un peso assolutamente inutile, che va solo ad appesantire i portafogli o riempire contenitori sulle librerie.
All’interno dell’Eurozona ci sono già paesi che hanno deciso di arrotondare i prezzi per eliminare le monete di taglio più piccolo come Belgio, Finlandia e Irlanda, ma anche in Italia è stata lasciata discrezionalità ai negozi di arrotondare per eccesso o difetto, e non dover quindi utilizzare monete da uno o due centesimi.
La decisione finale sulla sorte delle monetine sarà presa solo alla fine del 2021, ma la strada sembra già tracciata. Bruxelles consulterà istituzioni, autorità pubbliche, mondo dell’industria e società civile, attraverso una consultazione pubblica che durerà 15 settimane, poi deciderà se presentare una proposta legislativa per imporre un arrotondamento uniforme per i pagamenti in contanti, e avviare la dismissione delle monetine.
Nel caso si decida per la dismissione, le monetine, che avranno comunque sempre valore e saranno utilizzabili per raggiugere multipli di cinque, saranno ritirate progressivamente, fino alla loro definitiva estinzione, diventando probabilmente però sempre più ricercate e preziose per i collezionisti.

Alessandro Martegani

Foto: MMC RTV SLO
Foto: MMC RTV SLO