Un jet si è schiantato in Russia tra Mosca e San Pietroburgo: a bordo c'era il generale Yevgeny Prigozhin. Secondo i servizi di emergenza russi non ci sarebbero superstiti, i corpi delle 10 vittime (7 passeggeri e 3 membri dell'equipaggio) sono già stati ritrovati. "Nell'aereo precipitato nella regione di Tver, in Russia, Yevgeny Prigozhin era elencato tra i passeggeri", secondo quanto riferisce l'agenzia federale del trasporto aereo russo, citata dai media russi. A bordo c'era anche il co-fondatore della Wagner, Dmitry Utkin, e altri importanti membri del gruppo di mercenari russi. Secondo il canale Telegram vicino a Wagner, Grey Zone, l'aereo, che apparteneva allo stesso Prigozhin, è stato abbattuto dal fuoco della difesa aerea russa, non è però possibile effettuare una verifica dei fatti. "Il capo del gruppo Wagner, eroe della Russia, un vero patriota della sua Patria, è morto a causa delle azioni dei traditori della Russia. Ma anche all'inferno sarà il migliore", si legge ancora sul canale Telegram Grey Zone.
Intanto, secondo il sito di localizzazione dei voli Flightradar24, l'aereo di Prigozhin non ha avuto problemi fino agli ultimi 30 secondi prima dello schianto. Gli inquirenti russi hanno aperto un'inchiesta che dovrebbe chiarire le circostanze dell’incidente.
Le autorità russe non hanno fornito altri dettagli sull'accaduto e il Cremlino finora non ha fatto dichiarazioni riguardo la morte del capo della Wagner. Ieri, in occasione della celebrazione dell'80esimo anniversario della battaglia di Kursk, il presidente russo, Vladimir Putin, non ha fatto alcun cenno alla vicenda.
Pronta la reazione del presidente statunitense, Joe Biden, che ha immediatamente puntato il dito contro il Cremlino. Nessuna sorpresa, secondo il capo della Casa Bianca: "Non c'è molto di quello che accade in Russia in cui Putin non sia dietro", ha detto Biden.
L'Istituto per gli studi sulla guerra Usa ha intanto affermato che è stato molto probabilmente il presidente russo ad ordinare al comando militare di abbattere l'aereo di Prigozhin. In questo modo il capo del Cremlino ha cercato di restaurare pubblicamente il suo "dominio" e vendicare l'umiliazione dopo il tentato ammutinamento dei mercenari dello scorso 24 giugno.
Anche Kiev afferma che senza alcun dubbio c'è il presidente russo dietro l'attacco. Il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak, in un post sul social X ha affermato "che Putin non perdona nessuno. L'eliminazione dimostrativa di Prigozhin e del comando Wagner due mesi dopo il tentativo di golpe è un segnale di Putin alle élite russe in vista delle elezioni del 2024. Attenzione! La slealtà equivale alla morte".
Secondo un portavoce del governo francese, ci sono ragionevoli dubbi sulle circostanze dell'incidente aereo. La leader dell'opposizione bielorussa, Svetlana Tihanovska, ha sottolineato che Prigozhin non mancherà al suo popolo: "Era un omicida e così lo dobbiamo ricordare".