Il reddito annuo di un singolo gruppo di società, nazionale o multinazionale, superiore a 750 milioni di euro dovrà essere tassato con un'aliquota minima del 15 percento. Gli ambasciatori degli Stati membri dell'UE hanno concordato l'adozione della direttiva, che consentirà l'attuazione del secondo pilastro dell'accordo nel quadro dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, l'OCSE, sulla riforma delle regole internazionali di tassazione delle imprese. L’intesa su un sistema di regole comuni a livello internazionale per la tassazione delle imprese multinazionali aveva fatto un importante passo nell'ottobre 2021 quando, in ambito OCSE, quasi 140 paesi avevano siglato l'accordo che pone limiti concordati a livello multilaterale alla concorrenza fiscale tra i Paesi in tema di tassazione delle società, comprese quelle attive nel mercato digitale. L'accordo prevede una riforma a due pilastri della tassazione internazionale delle società. In base al primo, le multinazionali dovranno pagare le tasse nei paesi o giurisdizioni fiscali dove generano le entrate, previo raggiungimento di un accordo internazionale. Il secondo pilastro determina l'aliquota fiscale minima in base alla quale le società devono essere tassate. Il documento concordato lo scorso anno definisce inoltre la tabella di marcia per condurre alla trasposizione dell'intesa in vere e proprie norme. In base a quanto stabilito questo lunedì, i paesi membri dell'UE devono incorporare la direttiva nel loro ordinamento giuridico entro la fine del 2023.
Delio Dessardo