Via libera al regolamento che istituisce una vera e propria agenzia europea per l'asilo. "Questo è un passo importante per costruire una politica comune sull'asilo", ha sottolineato Aleš Hojs. L'Agenzia fornirà maggiore assistenza operativa e tecnica agli Stati membri, per una maggiore convergenza nella valutazione delle domande di protezione internazionale. Il regolamento mira a migliorare l'applicazione della politica d'asilo nell'Ue, trasformando l'attuale Ufficio europeo di sostegno per l'asilo in un'agenzia a pieno titolo che sarà chiamata a migliorare il funzionamento del sistema comune europeo di asilo, fornendo una maggiore assistenza operativa e tecnica agli stati membri e contribuendo a una maggiore convergenza nella valutazione delle domande di protezione internazionale. Rafforza in pratica l'attuale mandato dell'Ufficio e facilita l'invio di esperti negli Stati membri che fanno richiesta di supporto operativo. Nel corso dei lavori il ministro Hojs ha evidenziato che l'emergenza migratoria al confine tra Polonia e Bielorussia, sta gradualmente uscendo dalla fase acuta, ma occorre concentrarsi su altri punti caldi, come la gravissima situazione a Cipro, con la rotta balcanica che resta sempre molto attiva. Nella terza settimana di novembre, il maggior numero di richieste di asilo in termini assoluti ha riguardato nell'ordine Germania, Spagna, Italia e Austria, ma in rapporto alla popolazione si primi posti si collocano Cipro, Austria e Slovenia. I richiedenti sono in prevalenza afgani e siriani. Hojs ha anche ribadito il sostegno alla proposta di ricorrere ai fondi europei per la costruzione di barriere fisiche antimigranti alle frontiere, aggiungendo al contempo che non si dovrebbe parlare soltanto di recinzioni, ma di una gamma più ampia di sistemi per il controllo, come droni e videosorveglianza.
Sempre a questa riunione i Ministri dell'Interno dell'Unione Europea hanno deciso che la Croazia è pronta per aderire a Schengen. Al momento non si sa quando l'UE prenderà la decisione finale. Il Ministro dell'Interno sloveno Aleš Hojs, che ha presieduto i lavori si attende comunque tempi relativamente brevi, in quanto la Croazia ha soddisfatto le condizioni necessarie per rendere operative tutte le componenti del regime Schengen. Si tratta di un importante risultato, comunque è solo il primo passo verso l'ingresso di Zagabria nell'area di libera circolazione.
Delio Dessardo