Foto: Reuters
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Un pacchetto principalmente mirato a colpire la rete di approvvigionamento delle forze armate russe, in particolare il segmento relativo alla produzione di droni. A tal fine, 27 aziende saranno aggiunte all'elenco dell'Allegato IV, il che vieterà alle imprese europee di vendere loro beni a duplice uso, ovvero beni che possono avere un impiego sia civile che militare. La decisione, che si inserisce nel contesto della risposta all'invasione russa dell'Ucraina, include anche il bando di circa 200 entità e individui accusati di essere complici nell'acquisizione di armi da parte di Mosca o di essere coinvolti nel rapimento di bambini ucraini. Si tratta quindi di uno dei più ampi pacchetti di sanzioni mai adottati dall'Unione contro la Russia, con l'aggiunta di 193 nuove entità e individui alla lista di coloro a cui è vietato viaggiare o fare affari nell'Unione Europea. Tuttavia, il pacchetto non include nuove misure contro specifici settori economici. Inoltre, le sanzioni non ostacolano in alcun modo la fornitura di prodotti alimentari, attrezzature mediche o medicinali alla popolazione. L'accesso a questi beni essenziali non è compromesso dalle misure restrittive, come neanche i macchinari agricoli non sono di per sé soggetti a divieti di esportazione. "Con 2000 aggiunte in totale alla lista delle misure restrittive manteniamo alta la pressione sul Cremlino. Stiamo anche riducendo ulteriormente l'accesso della Russia ai droni" ha dichiarato ancora la presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Secondo fonti ufficiose, il pacchetto dovrebbe includere anche tre aziende cinesi e il ministro della Difesa della Corea del Nord, Kang Sun Nam. A quest'ultimo verrebbero congelati alcuni beni e vietato l'ingresso nei Paesi UE per aver fornito missili e munizioni alla Russia. Incluse nella lista anche attività turche e indiane. A esprimere soddisfazione per quest'importante novità, anche la presidente dell'Eurocamera Roberta Metsola, che ha affermato: "La Russia sta pagando per le sue azioni. Il pacchetto di sanzioni concordato oggi ridurrà ulteriormente la produzione bellica del Cremlino e frammenterà il suo bottino di guerra. La nostra determinazione a sostenere l'Ucraina è più forte che mai".