Polonia e Ungheria hanno accusato la Commissione europea di non trattare tutti gli stati membri allo stesso modo, affermando che ci sono problemi anche altrove. Il rapporto annuale, che dovrebbe essere uno strumento per il riconoscimento precoce delle sfide e per la ricerca di soluzioni, si sofferma su quattro punti principali: il sistema giudiziario, il quadro nazionale anticorruzione, la libertà e il pluralismo dei media ed un sistema di controllo e bilanciamento incentrato sull'impatto della pandemia di coronavirus sullo stato di diritto.
Nel rapporto la Commissione riassume i fatti, le valutazioni già note, le relazioni e le sentenze, non esprime però un giudizio. Evidenzia gli aspetti positivi e negativi; per quanto riguarda quelli negativi, esprime diversi livelli di preoccupazione e sottolinea le principali sfide.
La Slovenia può aspettarsi espressioni di preoccupazione per i ritardi nella nomina dei procuratori generali e dei procuratori delegati europei, nonché per le molestie online e le minacce ai giornalisti ed una valutazione riguardo la libertà dei media nel Paese, che sta deteriorando. Il rapporto dovrebbe anche evidenziare la preoccupazione delle parti interessate nazionali e internazionali per il rifiuto delle autorità di finanziare l'Agenzia di stampa slovena, la STA.
E. P.