Non esce dalla palude la trattativa all’interno dell’Eurogruppo su mezzi e metodi per sostenere l’economia dopo l’emergenza sanitaria.
Sulla necessità di cambiare passo e dimostrare solidarietà fra i paesi membri dell’Unione sembrano essere tutti d’accordo, ma le cose cambiano radicalmente quando si passa dalle dichiarazioni d’intenti alla pratica.
In particolare il governo olandese continua a dichiararsi contrario a ogni tipo di strumento che porti alla condivisione del debito pubblico fra i paesi dell’area euro, con o senza Eurobond. La riunione prevista per le 17:00 è stata fatta slittare di un’ora per favorire la discussione, ma l’Olanda ha già annunciato che non intende ammorbidire la propria posizione anche se al momento sarebbe isolata, anche all’interno de paesi del nord.
La base di discussione rimane la piattaforma di compromesso presentata dalla Francia, che prevede una condivisione del debito con un fondo apposito, senza condizioni sui vincoli di bilancio. La stessa Germania sembra sposare la tesi di Francia e Italia: dalla crisi si esce solo tutti insieme. “Ho parlato con Giuseppe Conte - ha detto Angela Merkel a Berlino - e siamo d'accordo sul fatto che serve con urgenza solidarietà in Europa in una delle ore più difficili, se non la più difficile: la Germania è pronta per la solidarietà”.
Anche Christine Lagarde, presidente della Bce, ha chiesto ai governi di superare le differenze per dare una risposta di bilancio forte al coronavirus, e rimanere concentrati su come sostenere l'economia. “Più in là - ha aggiunto - vedremo come rimborsare i debiti e gestire le finanze pubbliche nel modo più efficiente”.
La posizione olandese sembra intanto aver alimentato nuovi dissapori in Europa: Amsterdam è infatti stata accusata dal sottosegretario italiano agli Esteri Manlio Di Stefano “di sottrarre entrate fiscali all'Unione Europea, evitando di tassare dividendi e royalties generati da imprese straniere”. Il Ministro degli Esteri italiano Luigi di Maio ha invece chiesto al governo tedesco di prendere le distanze dal giornale Die Welt su cui oggi appariva il titolo “La mafia aspetta i soldi Ue”.
Alessandro Martegani