"La categoria di trasmissione" della variante Omicron del coronavirus "nell'Unione europea e nello Spazio economico europeo è cambiata da 'di comunità' a 'dominante', a seguito dei dati di sorveglianza e dei report nazionali". Lo scrive il Centro europeo per la prevenzione ed il controllo delle malattie nel suo rapporto settimanale, parlando di una "prevalenza aggregata del 78%" di Omicron, che è "ormai dominante nella maggioranza dei Paesi Ue e dello Spazio economico europeo".
Da uno studio del Centro americano per il controllo delle malattie infettive si evince intanto che i vaccini e soprattutto le dosi booster sono molto efficaci contro la variante Omicron. Nel tempo in cui il ceppo Delta era quello predominante, i vaccini, dai 14 ai 179 giorni dopo la seconda dose, diminuivano del 90% il rischio di ricovero in ospedale per Covid-19; a 14 giorni dalla somministrazione del booster invece l'efficacia del vaccino saliva al 94%. Ora, con l'arrivo della variante Omicron, due dosi del siero diminuiscono il rischio di ospedalizzazione del 81%, la terza invece del 90%.
E. P.