La Slovenia vuole svolgere con responsabilità un'altra presidenza di successo del Consiglio dell'Ue. Così il capo dello Stato, Borut Pahor, ieri a Bruxelles, durante un dibattito organizzato dal Centro di politica europea, incentrato sul futuro dell'Ue e sui Balcani occidentali. Lo ha reso noto l'Ufficio del presidente. Pahor ha sottolineato che la Slovenia, già dalla sua istituzione, crede nell'idea europea che ancora oggi sostiene fermamente.
Nel corso del dibattito è stato anche toccato il tema dei valori comuni europei. Il presidente sloveno ha sottolineato che oggi fanno parte dell'Ue paesi con identità e culture differenti, ciò però non dovrebbe diventare una scusa per interpretare diversamente i valori fondamentali.
Ha presentato inoltre la lettera intitolata "Parliamo dell'Europa", firmata su iniziativa della Slovenia e dell'Italia da 21 rappresentanti dei paesi membri dell'Ue in occasione della Giornata dell'Europa e dell'inizio della Conferenza sul futuro dell'Europa, nonché i risultati del recente incontro nell'ambito del Processo Brdo-Brioni in Slovenia, dove gli stati si sono impegnati a includere anche i Balcani occidentali nella Conferenza sul futuro dell'Ue. In caso contrario, infatti, il messaggio rivolto all'opinione pubblica europea e ai cittadini della regione sarebbe estremamente negativo.
La presidenza slovena del Consiglio dell'Ue si soffermerà soprattutto sulla ripresa e la resilienza dopo la pandemia di Covid-19; secondo Pahor questa è un’opportunità affinché la ripresa si trasformi in uno sviluppo verde e sostenibile.
Oggi, intanto, Pahor avrà dapprima un incontro con la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, successivamente incontrerà David Sassoli, a capo dell'Europarlamento, e nel pomeriggio ancora il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.
E. P.