Tra Mattarella e Pahor c’è un profondo legame di amicizia e reciproca stima che va oltre alle formalità protocollari, perciò, al di là dei temi in agenda i due capi di stato si soffermeranno - per uno scambio di vedute e opinioni- su tutta un’altra serie di questioni relative sia ai rapporti bilaterali che alla politica internazionale. In scaletta oltre che all’attuazione dell’accordo che segue la restituzione del Narodni dom di Trieste alla Comunità slovena avvenuta il 13 luglio scorso nel centenario dell’incendio dell’edificio, i due presidenti affronteranno la questione della rappresentatività parlamentare della minoranza slovena, di Nova Gorica e Gorizia capitale europea della cultura 2025 e altre questioni ancora. “Approfondire l’amicizia e rinsaldare la fiducia tra i due paesi e i due popoli” l’imperativo di Pahor e Mattarella che cercheranno di valutare gli effetti avuti in questo senso, in seguito al loro storico abbraccio dinanzi alla foiba di Basovizza e al monumento alle vittime del fascismo mentre Pahor- come rileva l’ agenzia di stampa slovena- insisterà per una maggiore considerazione del rapporto della Commissione mista che a 20 anni dalla sua pubblicazione non viene rispettato in Italia.
Ricordiamo che Pahor si trova a Roma già da ieri per impegni alla Sioi, la Società italiana per l’ Organizzazione internazionale che è presieduta dall’ ex ministro degli esteri italiano, Franco Frattini.

(lpa)

Foto: MMC RTV SLO/Radio Capodistria
Foto: MMC RTV SLO/Radio Capodistria