Il presidente della Repubblica Borut Pahor ha visitato ieri la comunità slovena della provincia di Udine. All'inaugurazione del Festival della canzone delle Valli del Natisone a Liessa di Grimacco, Pahor ha sottolineato l'importanza della convivenza nell'ambito della comune patria europea alla quale appartenegono i popoli sloveno e italiano. "Negli ultimi trent'anni siamo stato testimoni di molti cambiamenti. La Slovenia è diventata indipendente e parte della famiglia europea. Tutto questo - ha aggiunto il Capo dello stato - ha aperto nuove opportunità di collaborazione di cui forse non abbiamo ancora colto tutte le potenzialità". In questo contesto Pahor ha citato anche la minoranza italiana in Slovenia. Presente alla manifestazione, oltre ai rappresentanti di varie associazioni della comunità slovena del Friuli Venezia Giulia, la senatrice Tatjana Rojc. La senatrice ha sottolineato che il "lavoro del presidente Pahor assieme a quello del presidente Mattarella hanno determinato un nuovo percorso comune di amicizia e collaborazione tra due comunità, due nazioni. Molti sono i traguardi raggiunti, rimane la speranza di vedere garantito al Parlamento italiano un rappresentante della comunità nazionale slovena". Rojc ha inoltre ricordato "i soccorsi, gli aiuti fattivi della Slovenia, allora parte della Jugoslavia in occasione del terremoto del Friuli" e "gli alpini e la Protezione civile di Tarcento e Cividale che immediatamente hanno teso la mano a Bovec dopo il terremoto del 12 aprile 1998". (a.c.)
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