"Abbiamo avuto 621 voti, quelli validi erano 619. Lo Spitzenkandidat per il 2019 con 492 voti sarà Manfred Weber". Questo l'annuncio al congresso del partito di centro-destra PPE ieri a Helsinki. A sostenere Weber anche i partiti sloveni nell'PPE: il Partito democratico, Nuova Slovenia e il Partito popolare.
Weber è un grande esperto in meccanismi europei, non ha però alcuna esperienza governativa in Germania. Nel suo ultimo discorso prima del voto ha promesso di "costruire un'Europa più unita, più protettiva e più ambiziosa". Si è inoltre presentato come un moderato capace di superare le divisioni nel partito, nate con la crisi migratoria.
Per venire eletto presidente della Commissione europea Weber dovrà però ancora raccogliere i voti di diverse famiglie politiche all'Europarlamento. Dal 2004 la posizione è sempre stata occupata da un membro del Partito popolare. Le elezioni si terranno tra il 23 ed il 26 maggio del 2019: in ballo i ruoli chiave delle istituzioni europee: Parlamento, BCE e Alto rappresentante per la politica estera.
Al momento il PPE ed i socialdemocratici occupano una posizione di maggioranza del 55%, secondo gli ultimi sondaggi il dominio sta però per finire. Nel caso si formassero nuove alleanze un altro nome potrebbe raccogliere la maggioranza dei voti. Si vocifera che tra i possibili sfidanti potrebbe esserci la danese Margrethe Vestager, commissario europeo per la Concorrenza, o il francese Michel Barnier, vicepresidente del PPE e capo negoziatore dell'Ue per la Brexit.