Dopo due anni segnati dalla pandemia, riparte dalla Carinzia “Europeada”, il Campionato europeo di calcio delle comunità linguistiche autoctone.
La manifestazione fu organizzata per la prima volta nel 2008, nel distretto di Surselva in Svizzera, e la prima squadra vincitrice fu la squadra del sud Tirolo. L'edizione successiva si svolse invece nel 2012 in Lusazia, in Germania, e vide una conferma della squadra sud tirolese che organizzò in Alto Adige l’edizione del 2016.
La successiva avrebbe dovuto essere organizzata nel 2020, ma è stata rinviata per due anni fino all’edizione della ripresa, iniziata nel fine settimana, nella Carinzia meridionale, fino alla finale del 2 luglio.
In totale partecipano 19 squadre maschili e 4 femminili, fra queste il team della minoranza slovena in Italia, ma non partecipa alcuna squadra della minoranza italiana in Slovenia e Croazia.
La rappresentanza della minoranza slovena in Italia è stata presentata in settimana dall'assessore alle Autonomie locali del Friuli Venezia Giulia, Pierpaolo Roberti, che ha ricordato come "La Regione abbia contribuito con convinzione a questa iniziativa, perché si fonda sul linguaggio universale dello sport e sul valore dell'amicizia tra i popoli".
Roberti ha poi sottolineato come, anche in una competizione sportiva come questa, ci possa essere un obiettivo culturale da conseguire, come condividere con altre realtà le buone pratiche sul tema della tutela delle minoranze linguistiche.
Alessandro Martegani