Lavorare insieme perchè l'Europa diventi più forte e conti di più sullo scenario internazionale. Si potrebbe concentrare in questo pensiero il senso del discorso fatto dal presidente del governo croato Andrej Plenković. Di fronte all'europarlamento Plenković ha esordito parlando del suo paese: "Per la Croazia e i miei concittadini è un momento storico", ha detto. "Trenta anni fa avevamo le prime elezioni libere con le quali, dopo secoli, il popolo croato ha riconquistato la sua sovranità". Il premier ha ricordato che il paese ha ottenuto "il riconoscimento nel contesto difficile di una aggressione" e che negli anni "si è rinnovata, scegliendo la via dello sviluppo democratico e dell'integrazione europea".
Quali le direttrici del semestre di presidenza croato del Consiglio dell'Unione europea? "Serve un Quadro finanziario pluriennale 2021-2027 adeguato e all'altezza delle politiche e dei progetti da realizzare nei prossimi anni, per rendere l'Ue più efficace, capace di rispondere alle attese dei cittadini" afferma Plenković. "Ci sembra di importanza cruciale il fatto di portare avanti i negoziati a tutti i livelli realizzando progressi per tutti i fascicoli - ha aggiunto il premier croato, ammonendo "Il nostro fallimento rafforzerebbe chi non vuole una Europa forte". Sulla Brexit che dovrebbe avvenire il 31 gennaio, Plenković auspica che si riesca ad instaurare con il Regno Unito un partenariato forte e utile ad entrambe le parti. In evidenza infine l'allargamento dell'UE all'area balcanica. Obiettivo portare al vertice di Zagabria, previsto a maggio, aperture dei Paesi Ue nei confronti del percorso di adesione Albania e Macedonia del Nord. (a.c.)
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