Il Presidente polacco Duda ha precisato che non vi sono prove precise che permettano di evidenziare che si sia trattato di un attacco al Paese e che il missile era appartenente al sistema di difesa anti aerea ucraino, quindi si e' trattato di un incidente sfortunato. Per il Segretario NATO Stoltenberg, secondo gli esiti preliminari delle indagini l'esplosione e' stata provocata da un missile anti aereo ucraino. Le dichiarazioni sono giunte al termine del Consiglio del Nord Atlantico, il principale organo decisionale dell'Alleanza. Stoltenberg ha precisato che le indagini sono ancora in corso ma che non vi sono indicazioni che le esplosioni siano frutto di un attacco deliberato e non vi sono indicazioni che la Russia stia preparando un attacco alla NATO, per cui si esclude una no-fly zone, evidenziando che Kiev non ha colpe e che quanto e' avvenuto e' il risultato del massiccio lancio di missili russi sull'Ucraina. Per Stoltenberg il modo migliore per evitare che accada qualcos'altro di simile e' che la Russia fermi la guerra. La NATO ha rafforzato la sorveglianza sul lato orientale sia con truppe di terra che con difese aeree, cosi' il Segretario, e l'opportunita' di una no-fly zone non e' attualmente sul tavolo in quanto la NATO non e' parte del conflitto, provvede al sostegno dell'Ucraina per la sua difesa e verranno forniti piu' aiuti per la difesa aerea. Stoltenberg ha aggiunto che i sistemi di difesa dell'Alleanza sono operativi 24 ore su 24 e che entrano in funzione nel caso di un attcco, ma non vi sono evidenze che in Polonia sia avvenuto un attacco deliberato. La risposta prudente e responsabile della NATO ha consentito di evitare una escalation non necessaria, ha ribadito Stoltenberg.
Franco de Stefani