Il ministro degli Esteri finlandese, Pekka Haavisto, ha completato il processo di adesione di Helsinki all'Alleanza Atlantica consegnando un documento ufficiale al segretario di Stato americano, Antony Blinken, presso la sede della Nato a Bruxelles. Il presidente finlandese, Sauli Niinistö, ha affermato che per Helsinki finisce qui l'era della neutralità militare e ne inizia una nuova. "L'adesione non è diretta contro nessuno, né modifica le basi o gli obiettivi della politica estera e di sicurezza finlandese. La Finlandia è un paese nordico stabile e prevedibile che si batte per la risoluzione pacifica delle controversie", ha detto il presidente. Comunque continueranno i lavori per l'adesione anticipata della Svezia all'Alleanza, ha aggiunto, non si ferma nemmeno la cooperazione tra i due paesi per costruire la sicurezza e la difesa comuni in tutta la regione. Il capo dello Stato ha dichiarato ancora che il contributo più significativo della Finlandia alla difesa e la deterrenza comune della Nato è costituito dalla sicurezza e dalla difesa del suo territorio. C'è ancora molto lavoro da fare, ha aggiunto, per coordinare la difesa della Finlandia come parte della difesa comune della Nato.
Il segretario generale dell'Alleanza Atlantica, Jens Stoltenberg, ha affermato che la Finlandia ora è un paese più sicuro, la Nato è invece diventata più forte. Secondo le sue parole, le forze finlandesi sono altamente qualificate e la deterrenza del Paese è eccezionale.
Pronta la reazione del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov: l'allargamento della Nato minaccia la sicurezza e gli interessi nazionali della Russia. Peskov ha avvertito che la mossa costringe Mosca a prendere una serie di contromisure, nonostante la Russia abbia un punto di vista differente verso l'entrata del paese nordico nella Nato rispetto ad un'eventuale adesione dell'Ucraina all'Alleanza. "La situazione in Finlandia è molto diversa da quella in Ucraina", ha affermato. Helsinki, secondo Peskov, a differenza di Kiev, non aveva mai avuto un atteggiamento anti-russo e non era mai in conflitto con Mosca.
Il capo del governo, Robert Golob, la presidente della Repubblica, Nataša Pirc Musar, ed il ministro degli Esteri, Tanja Fajon, hanno salutato l'entrata della Finlandia nella Nato. La Slovenia ha espresso la speranza che anche la Svezia si unisca presto all'Alleanza, secondo Fajon questo dovrebbe succedere al massimo entro la fine del vertice Nato a Vilnius. "La Nato opera in base al consenso. Sono felice che grazie al via libera di tutti i paesi membri la Finlandia si sia unita all'Alleanza, condivide infatti i nostri stessi valori. Spero che presto sarà anche il turno della Svezia", si legge in un tweet del primo ministro. "La difesa collettiva è oggi più forte", ha scritto sempre su Twitter la presidente della Repubblica. "Sono convinta che grazie a questo rafforzamento riusciremo a limitare ancora più facilmente i fattori che contribuiscono alla vulnerabilità personale e sociale", ha aggiunto.
E. P.