Nel suo intervento Počivalšek ha sottolineato che la Slovenia può essere un "punto di amicizia e di pace" e svolgere il ruolo di anello di congiunzione. "Entrambi le guerre mondiali, due grandi tragedie, hanno impegnato la comunità globale a lavorare e adoperarsi affinché' non abbiano a ripetersi mai più. Tragedie che hanno portato le popolazioni ad avviare processi per una Europa unita e di collaborazione, che ora ci assicura il più lungo periodo di pace mondiale". Počivalšek ha sollecitato un'ulteriore integrazione e cooperazione, per una pace ancora più duratura e in tale contesto ha sostenuto il proseguimento dell'allargamento dell'Unione Europea ai paesi dei Balcani occidentali, ricordando che questa è anche una priorità della presidenza slovena del Consiglio Europeo. Ribadita inoltre l'importanza del proseguimento del dialogo tra Unione Europea e Russia. Počivalšek ha poi rilevato che la Slovenia, grazie alle sue esperienze, potrebbe svolgere un ruolo attivo nella soluzione di questioni geopolitiche dove le superpotenze hanno un peso determinante. "L'accordo tra i presidenti sloveno Borut Pahor e russo Vladimir Putin di proclamare la cerimonia annuale alla Cappella sotto il Vršič giornata dell'amicizia sloveno-russa, rappresenta un altro passo per il rafforzamento della collaborazione e del dialogo tra i due paesi quale contributo alla pace", ha rilevato il ministro e vicepremier. Il capo dello stato, presente alla cerimonia, è tornato proprio sull'importanza dell'accordo con Putin di celebrare ogni anno l'anniversario, l'ultimo sabato di luglio, come giornata dell'amicizia sloveno-russa. "Nonostante le differenze nelle posizioni politiche tra i due Paesi," così Pahor, "ci siamo trovati d'accordo che bisogna adoperarsi per il dialogo in favore della pace e dell'amicizia." La cappella sotto il Vršič, lo ricordiamo, venne eretta nel 1916, in memoria dei prigionieri di guerra russi travolti e uccisi da una valanga mentre stavano costruendo la strada sul passo.
Delio Dessardo