La Corte di giustizia europea ha respinto il ricorso presentato dall'organizzazione internazionale delle minoranze Fuen, in merito alla Minority SafePack Initiative. Veniva denunciata l'assenza di comunicazione della Commissione europea in quanto non propensa ad accettare ulteriori atti giuridici volti a migliorare la tutela della minoranza, ma secondo il Tribunale l'Unione europea fornisce già una svariata serie di strumenti per promuovere la diversità culturale e linguistica, sufficienti per raggiungere gli obiettivi di tale iniziativa.
Bojan Brezigar, esperto sulle minoranze in Europa, ha espresso la sua opinione a riguardo spiegando che “il problema è molto grave ma non inaspettato e mi sembra che dietro ci sia un aspetto politico di non scarsa rilevanza. Il Fuen, che è l’organizzazione delle minoranze in Europa, ha avuto dei cambiamenti negli ultimi anni; infatti, quando la petizione è stata approvata ed è cominciata la raccolta delle firme, l’organizzazione veniva gestita da un gruppo di minoranze soprattutto della Germania e della Danimarca che politicamente erano molto vicine al partito popolare europeo. Successivamente nel Fuen c’è stato un cambiamento radicale e ora la sua gestione è nelle mani di persone molto serie e molto capaci, però vicine al Premier ungherese Orbán e temo che in questo frangente, la loro vicinanza possa essere stata decisiva anche per la giustizia europea”.
“Mi sembra che sia stata una decisione sbagliata, la Commissione ha fatto delle scelte errate che sono in contraddizione con i principi europei e con lo stesso Trattato di Lisbona; quindi, non può essere definita diversamente che una grave sconfitta per le minoranze in Europa”, ha concluso.
B.Ž.