Un passo importante verso la riconcilizione secondo il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez la prossima concessione della grazia ai 9 leader dei partiti separatisti catalani che attualmente di trovano in carcere per aver organizzato un tentativo fallito di seccessione dalla Spagna nell'ottobre del 2017 attraverso un referendum la cui indizione era stata dichiarata nulla dal Tribunale costituzionale della Spagna.
«Sono convinto che liberare dalla prigione queste nove persone che rappresentano milioni di catalani sia un grande messaggio di concordia da parte della democrazia spagnola», ha detto Sánchez annunciando la grazia durante una conferenza a Barcellona. I nove leader indipendentisti sono stati incarcerati tra il 2017 ed il 2019, dopo essere stati condannati per il reato di sedizione, che punisce una rivolta pubblica contro l’autorità. La pena più grave era stata inflitta a Oriol Junqueras, ex vicepresidente catalano; mentre l’ex presidente del parlamento, Carme Forcadell, era stata condannata a 11 anni e 6 mesi di carcere. Jordi Cuixart e Jordi Sànchez, leader di due organizzazioni indipendentiste della società civile e famosi come “i due Jordi”, stanno, invece, scontando una condanna a 9 anni.
La decisione di concedere la grazia era già stata anticipata nei giorni scorsi e subito contestata dall'opposizione di destra, ma dovrebbe passare senza particolari problemi al vaglio del Parlamento. Questa scelta potrebbe significare la ripresa del dialogo tra lo stato centrale e i partiti separatisti che governano in Catalogna, con i quali si spera di trovare finalmente una soluzione alla crisi. Tra i beneficiari non ci sarà Carles Puidgemont che si trova ancora in esilio all'estero.
Barbara Costamagna