L'Unione Europea è sulla buona strada per raggiungere l'obiettivo di riempire all'80 percento le strutture di stoccaggio di gas naturale entro il primo novembre di quest'anno. Le capacità di stoccaggio in cinque Paesi, Germania, Italia, Francia, Paesi Bassi e Austria, rappresentano i due terzi della capacità totale dell'UE. I Paesi che non hanno strutture adeguate collaborano con quelli che le possiedono per garantire la sicurezza delle loro riserve. Secondo i dati dell'agenzia di riferimento, i serbatoi sono attualmente pieni al 72,4%. La Slovenia non ha depositi di gas, le società slovene hanno la maggior parte delle loro scorte immagazzinate in quelli delle società austriache. Il 27 giugno, lo ricordiamo, l'UE ha adottato il regolamento, entrato in vigore questa settimana, sullo stoccaggio del gas, come proposto dalla commissione per rafforzare la sicurezza energetica in Europa. A causa della minaccia di interruzioni delle forniture russe, il regolamento prevede che le riserve siano completate prima dell'inverno. Entro la fine del 2022 si cercherà di arrivare all'85 percento delle capacità di stoccaggio, nei prossimi anni l'obiettivo è del 90 percento. Per alcuni paesi dell'UE l'obbligo si riduce al 35 percento della quota annuale di consumo di gas negli ultimi cinque anni. Per quelli che non dispongono di capacità di stoccaggio, come la Slovenia, il regolamento prevede che le loro aziende abbiano accesso alle riserve di altri paesi: la disponibilità equivale al 15 per cento del consumo annuo di gas negli ultimi cinque anni; sono inoltre tenute a contribuire alle spese di immagazzinamento. I dati mostrano che in questo momento le giacenze di alcuni stati UE, come Portogallo, Polonia, Svezia e Danimarca, sono già piene al 90 percento e oltre. La Germania, le cui capacità di stoccaggio rappresentano circa un quarto del totale dell'UE, raggiunge il 73,2%. L'Austria, su cui la Slovenia fa maggiore affidamento, e al 56,1%. Da segnalare che oltre a garantire la percentuale di stoccaggio prima dell'inverno gli stati membri dell'UE sono tenuti a ridurre il consumo di gas del 15 per cento dal primo agosto al 31 marzo prossimo, rispetto al consumo medio nello stesso periodo dell'ultimo quinquennio.
Delio Dessardo