"L'Unione europea rilascia i suoi 49 ostaggi", hanno attaccato gli attivisti della ONG. I migranti, tra cui anche donne e bambini, al momento di toccare terra, sono apparsi "stanchi ma felici". Immediatamente dopo il loro trasferimento "alle navi delle ONG" è stato chiesto di abbandonare il territorio maltese. Lo ha reso noto il primo ministro, Joseph Muscat, annunciando il raggiungimento di un'intesa con l'Ue per risolvere la situazione.
I circa 300 profughi, tutti sbarcati ultimamente a Malta, ora saranno ridistribuiti in otto paesi europei, tra cui Italia, Germania, Francia, Portogallo, Irlanda, Romania, Lussemburgo e Olanda, altri hanno invece accettato il rimpatrio assistito. Ma prima dovranno essere registrati a Malta come "Paese di primo ingresso", subito dopo inizieranno le procedure di trasferimento. La maggioranza sarà accolta da Francia e Germania, l'Italia - secondo l'accordo, siglato tra Palazzo Chigi e la Commissione europea - ne accoglierà 10, donne e bambini, ma lo stesso premier Giuseppe Conte, ignorando il "no" del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha dichiarato che "le famiglie non saranno divise".
Sulla questione si è espresso anche il Commissario Ue per le migrazioni, Dimitris Avramopulos, complimentandosi con Malta per aver acconsentito allo sbarco e con gli otto paesi nei quali i profughi verranno ridistribuiti. "La scorsa settimana l'Europa ha fatto una brutta figura", ha detto ancora il Commissario. "L'Europa punta sui valori e la solidarietà, e se mancano, questa non è l'Europa", ha aggiunto.
E. P.