Tra gli interventi, quello del commissario UE per l'Economia, Paolo Gentiloni, il quale ha evidenziato che il successo del Piano di ripresa e resilienza si misurerà sulla capacità dell'economia europea di entrare in "un percorso di crescita più sostenuta e più sostenibile" in grado di andare oltre l'effetto di rimbalzo dopo la crisi pandemica. Gentiloni ha anche rilevato che, "grazie allo straordinario supporto della politica di bilancio e di quella monetaria, la crisi ha provocato meno divergenze di quanto inizialmente temuto". "La profondità della recessione e la velocità della ripresa rimangono comunque ancora disomogenei tra gli Stati membri", ha avvertito Gentiloni, spiegando poi che due terzi dei Piani Nazionali per la Ripresa e la Resilienza di tutti gli Stati membri sono in fase di attuazione. Sono stati erogati prefinanziamenti per oltre 50 miliardi di euro in 16 Stati, tra cui la Slovenia. Nel 2021 e 2022 si pianifica l'erogazione di circa 175 miliardi di euro. Il Recovery Fund, lo ricordiamo, prevede lo stanziamento complessivo di 750 miliardi di euro. La Slovenia riceverà 2,5 miliardi di euro, tra mezzi a fondo perduto e crediti agevolati. Dai vari interventi è emersa l'urgenza di garantire collaborazione e solidarietà nella ricerca di nuove fonti di finanziamento dei consumi, dalla tassa minima globale sui colossi digitali, alla prevenzione della de-localizzazione delle emissioni di CO2 dovuta ai provvedimenti in difesa del clima. Intervenuto in apertura il presidente della Camera di Stato, Igor Zorčič, il quale ha detto che le sfide portate dalla pandemia di coronavirus hanno messo in luce la necessità di imprimere un'accelerazione al processo di digitalizzazione e all'utilizzo di nuove tecnologie, che offrono ampi spazi a tutti i livelli sociali, ponendo sempre al primo posto i cittadini.
Delio Dessardo