Un contadino belga, mentre lavorava nel suo campo, ha deciso di spostare una pietra che intralciava il cammino del suo trattore. Una notizia all’apparenza priva di interesse, se non fosse che quella pietra non era un masso qualsiasi, ma da centinaia di anni segnava il confine tra Belgio e Francia. Ad accorgersene è stato un appassionato di storia locale che passeggiando tra i boschi a ridosso del confine non ha visto più la pietra che era stata posta lì nel 1819, pochi anni dopo la sconfitta di Napoleone Bonaparte a Waterloo, quando venne definito il confine tra Francia e Belgio, ufficializzato dai trattati di Kortrijl.
Di fatto, quindi, l’ignaro agricoltore belga aveva allargato il territori della sua nazione a discapito della vicina Francia, che è subito intervenuta; tanto che il caso potrebbe addirittura finire sulla scrivania del ministero degli esteri belga, che dovrebbe convocare la commissione di frontiera franco- belga, dormiente dal 1930.
Uno scenario che potrebbe essere scongiuratose l’uomo dimostrerà la sua buona volontà rispostando la pietra al suo posto, cosa di fatto molto probabile; facendo così ritornare il confine al suo disegno originale, ed evitando una guerra per i confini nazionali, sulla quale in questi giorni ironizzano da una e dall’altra parte della frontiera.
Barbara Costamagna