L'incontro tra Italia, Germania, Malta e Francia (che si è aggiunta all'ultimo momento), alla presenza del rappresentante della presidenza finlandese, è stato necessario dopo i primi contrasti emersi quando Parigi e Berlino hanno ribadito la loro volontà di far approvare un documento sugli sbarchi, incassando la netta contrarietà di altri Paesi a partire da Italia e Malta.
I governi di Roma e La Valletta contestano l'idea del primo porto sicuro di approdo per gli immigrati, temendo di doversi sobbarcare tutto il peso degli arrivi. Ma non solo: il rischio, in questo modo, è che i profughi vengano ridistribuiti negli altri paesi, mentre tutti gli altri migranti resterebbero nei paesi di sbarco. Posizioni ancora distanti, dunque, che richiederanno ulteriori approfondimenti per tentare di arrivare ad un'intesa. Tanto che i ministri, dopo un primo confronto con i tecnici, hanno dialogato da soli per provare ad avvicinare le posizioni. A settembre è stato fissato a Malta un vertice straordinario dei quattro paesi più la Finlandia, con l'auspicio che per quella data si sia trovata un'intesa. Intanto in Italia le commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera hanno dato l'ok all'emendamento al decreto Sicurezza bis che prevede l'arresto obbligatorio di un capitano di una nave qualora commetta il delitto di "resistenza o violenza contro nave da guerra". Il testo è a prima firma Lega, ma è stato approvato anche l'emendamento voluto dal M5s, che prevede che le navi sequestrate siano poi affidate a Polizia, Capitaneria di Porto o Marina Militare. Tutto ciò mentre nel palazzo di giustizia di Agrigento, Carola Rackete, capitano della Sea Watch3, è stata interrogata per quasi 4 ore nell'ambito dell'inchiesta aperta a suo carico per le ipotesi di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e disobbedienza a nave da guerra. Al termine dell'udienza la Rackete ha dichiarato: "Spero che la Commissione europea, dopo l'elezione del nuovo Parlamento, faccia il possibile per evitare queste situazioni e che tutti i Paesi accettino le persone salvate dalle flotte di navi civili".
Davide Fifaco