Secondo quanto riportano i media tedeschi, la Bild taglierà 200 posti di lavoro e chiuderà un terzo delle attuali sedi regionali, che da 18 passeranno ad appena dodici. Dal 1 gennaio 2024 la direttiva è una sola: prima il digitale. Poi, semmai, la carta. Eppure si tratta di un giornale che tira intorno ai cinque milioni di copie e che risulta tra i più venduti in tutta Europa.
Con i licenziamenti e con gli articoli fatti all'algoritmo si passa a una fase nuova e automatizzata dell'informazione. L'IA generativa cambierà il giornalismo, è stato il commento più diffuso. Satya Nadella, il manager indo-americano che da 9 anni governa Microsoft, ha detto ad esempio che i giornalisti, tra pochi anni, non cominceranno più a lavorare da un foglio bianco, ma partiranno sempre da una bozza creata dall'IA.
I fautori del cosiddetto giornalismo computazionale sostengono che l'IA risolverà sicuramente il problema del sovraccarico di informazioni, aiutando i giornalisti a identificare le notizie più importanti in un flusso di informazioni in continua crescita e comunque non gestibile dalla mente umana. Altri sottolineano la dipendenza dei mezzi di informazione da elementi umani insostituibili: la fiducia e la credibilità, ad esempio.
Quel che è certo è che l'interazione con l'automazione obbligherà i giornalisti a ripensare la loro professione, per farvi entrare dentro una migliore capacità di gestione dei dati e una differente organizzazione di contenuti molto più facilmente producibili e riproducibili.
In realtà, l'utilizzo dell'intelligenza artificiale per la creazione di articoli in maniera automatica non è pratica recente. Gli americani lo chiamano robot journalism (o anche automated journalism).
Il Los Angeles Times è stato tra i pionieri in questo campo con l'introduzione, nel 2014, di un algoritmo in grado di generare notizie dettagliate sui terremoti basate su informazioni provenienti dallo US Geological Survey. L'Associated Press dispone di una tecnologia intelligente che trasforma i dati delle partite NBA in articoli d'anteprima senza alcun intervento umano, mentre il Washington Post, il giornale di proprietà di Jeff Bezos, utilizza un software di scrittura automatica in grado di produrre centinaia di pezzi al minuto senza l'intervento umano e in maniera accurata e personalizzata, in base al target.
La rivoluzione o meglio l'innovazione dell'IA è già iniziata.
Valerio Fabbri
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