Foto: Reuters
Foto: Reuters

Il provvedimento, che ha scosso il mondo politico internazionale, ha seguito un'accurata valutazione delle prove presentate, tra cui segnalazioni di possibili interferenze esterne nel corso della campagna elettorale. In particolare, le autorità giudiziarie hanno preso atto delle preoccupazioni espresse dai servizi segreti rumeni riguardo a una potenziale influenza russa sulle dinamiche di voto, con particolare riferimento all'utilizzo dei social media da parte di alcuni candidati. La vittoria inaspettata al primo turno di Calin Georgescu esponente politico noto per le sue posizioni filo-russe, aveva suscitato perplessità nell'opinione pubblica e negli ambienti politici, con i vertici dell'Unione europea che fin da subito avevano chiesto immediati chiarimenti. La decisione della Corte, che impone ora la ripetizione di tutte le fasi del processo elettorale, suscita ampi dibattiti sulla trasparenza e l'integrità del sistema democratico rumeno. Gli esperti sottolineano come tale decisione sia un segnale chiaro della determinazione delle istituzioni a garantire la libera espressione del voto popolare e a contrastare ogni forma di manipolazione. La risoluzione ha suscitato reazioni tra i candidati: mentre Elena Lasconi, candidata del partito "Save The Romania" ha denunciato la decisione della Corte come un atto inaccettabile che mina le fondamenta della democrazia, il Primo Ministro Marcel Ciolacu, arrivato terzo al primo turno e quindi sconfitto, ha difeso la scelta giudiziaria, presentandola come l'unica risposta adeguata di fronte alle prove di ingerenza da parte di potenze straniere. L'attuale normativa in materia stabilisce che, in seguito all'annullamento di un'elezione, il nuovo scrutinio debba essere indetto nella seconda domenica successiva alla data di tale annullamento. Pertanto, sulla base di tale disposizione, si potrebbe ipotizzare che le nuove elezioni presidenziali si tengano il 22 dicembre. Tuttavia, la decisione della Corte costituzionale di ripetere integralmente il processo di voto, compresa la campagna, introduce un elemento di incertezza nel calendario elettorale, lasciando aperta la possibilità di ulteriori modifiche.

Alessia Mitar