Come previsto dalle urne tedesche è emerso un testa testa tra il socialdemocratico Olaf Scholz e il cristiano democratico Armin Laschet, con una situazione che per quanto riguarda la futura formazione del governo federale resta aperta anche se il segretario generale della Spd Lars Kligenbeil ha già rivendicato la cancelleria per Scholz, parlando di un grande successo per l’Spd. Delusione nella Cdu il cui segretario generale Paul Ziemiak ha già prospettato una colazione Giamaica “con l’Unione, l’Fdp e i Verdi”. Questi ultimi si sono detti aperti al dialogo mentre i liberali hanno dichiarato di essere dubbiosi su una coalizione "rosso-rosso-verde". Delusi quelli della sinistra Linke, mentre l'estrema destra del AfD manitiene il suo 10% e la certezza di essere esclusa a priori da qualsiasi maggioranza.
Unica certezza è che il nuovo Bundestag si insedierà probabilmente il 26 ottobre, come stabilito all’unanimità dal Consiglio degli anziani della Camera dei deputati, costituito da direttivi e gruppi parlamentari di tutti i partiti. Si tratta dell’ultimo giorno possibile visto che la costituzione prevede 30 giorni di tempo per la prima seduta dei deputati eletti. I gruppi parlamentari inizieranno a costituirsi la prossima settimana e saranno impegnati nell’eleggere i loro capi gruppo.
Il prossimo parlamento tedesco oscillerà tra i 672 membri e i 912 a causa del meccanismo di compensazione previsto dal complesso sistema elettorale tedesco basato sul voto disgiunto: uno al partito e uno al candidato il cui mandato è diretto.
Barbara Costamagna