La premier britannica, Theresa May, ha incontrato oggi a Berlino la cancelliera tedesca, Angela Merkel. Secondo quanto reso noto da Downing Street, le due leader concordano sul fatto che l'uscita del Regno Unito dalla Ue deve essere ordinata. May e Merkel hanno discusso riguardo la richiesta di una nuova proroga della Brexit fino al prossimo 30 giugno e con la possibilità di uscire entro il 22 maggio. In questo modo il Regno potrebbe evitare di partecipare alle elezioni europee. La premier ha illustrato la sua richiesta e "ha aggiornato la cancelliera sui colloqui in corso con l'opposizione per condurre il processo verso la Brexit a una conclusione positiva". Lo si legge in una nota diffusa dal gabinetto della May.
Dopo l'incontro, Merkel ha menzionato anche un possibile rinvio del divorzio fino alla fine dell'anno corrente o all'inizio del 2020. Lo riportano i media tedeschi, citando i partecipanti ad una riunione del gruppo parlamentare dell'Unione cristiano-democratica al Bundestag. La cancelliera avrebbe detto infatti che al vertice straordinario della Ue si parlerà di un'estensione flessibile.
Da Berlino la premier britannica si è recata nella capitale francese, per un colloquio con il capo dello Stato, Emmanuel Macron, sempre riguardo la Brexit. Fonti dell'Eliseo affermano che la Francia non è necessariamente contraria al rinvio del divorzio, ritiene però che uno slittamento di "un anno risulti troppo lungo".
Il caponegoziatore Ue per la Brexit, Michel Barnier, ha intanto affermato che "sarà sempre la responsabilità del Regno Unito dirci cosa vuole. Se vuole interrompere il processo della Brexit può farlo con la revoca dell'articolo 50 e se vuole permettere un accordo o impedire un no-deal, allora bisogna votare per l'accordo con i miglioramenti della dichiarazione politica", ha affermato ancora Barnier, precisando che "il no-deal non sarà mai la decisione dell'Unione europea". Secondo le sue parole, un rinvio del divorzio "deve essere utile" per far approvare l'accordo di ritiro.
Intanto gli altri paesi Ue non si sono ancora espressi riguardo la richiesta della premier May. Da Londra si aspettano un piano chiaro sui prossimi passi da compiere. La Brexit comunque sembra non avverrà venerdì, 12 aprile, è però ancora necessario stabilire quanto lunga sarà la prossima proroga e sotto quali condizioni.
E. P.