Theresa May ha spiegato che oggi a Bruxelles verrà discussa la sua proposta di un breve slittamento dell'uscita della Gran Bretagna dalla Ue fino al prossimo 30 giugno, perché' Londra ha bisogno di altro tempo per garantire una Brexit ordinata. Secondo le sue parole, i colloqui avuti con l'opposizione sono stati molto costruttivi e riprenderanno domani.
Riguardo la seconda proroga, breve o lunga, May ha affermato che l'importante, in ogni caso, è che il Regno possa lasciare l'Ue non appena l'accordo di divorzio sarà ratificato. "Questo potrebbe succedere già il prossimo 22 maggio", così il Paese potrebbe "iniziare a costruire un futuro più luminoso", ha aggiunto May.
Alla domanda, se si sente in imbarazzo perché fino ad ora non è riuscita a garantire l'uscita della Gran Bretagna dall'Ue e chiede a Bruxelles un'altra proroga, la premier ha risposto che sono numerosi i cittadini disperati per la Brexit. Si dice inoltre fortemente dispiaciuta perché il parlamento non è riuscito a decidere riguardo un divorzio ordinato su base di un accordo.
La Commissione europea intanto, prima del vertice odierno, ha pubblicato le linee guida per i 27 Paesi dell'Ue nel caso di un'uscita senza accordo, che contribuiranno a garantire una regolare attuazione delle misure di emergenza a livello europeo e nazionale. 5 i settori chiave: i diritti dei cittadini di soggiorno e alla sicurezza sociale; la protezione dei dati; i medicinali ed i dispositivi medici; la cooperazione giudiziaria e di polizia nonché la pesca. Nonostante l'Ue preferirebbe evitare un no deal, Bruxelles afferma di essere pronta anche ad una hard Brexit.
E. P.