I controlli effettuati dall'Austria ai confini dal 2017 in conseguenza della crisi migratoria sono illegali. Lo ha stabilito il Tribunale amministrativo del land della Stiria che si richiama nella sentenza alla decisione della Corte europea dello scorso 26 aprile. Questa stabilisce che i Paesi dell'Unione europea possano effettuare controlli ai confini interni UE in situazioni di emergenza, ma per un periodo non più lungo di sei mesi. L'Austria sta mantenendo la polizia ai confini ormai da cinque anni, motivando all'inizio il provvedimento con il rischio di potenziali minacce terroristiche. Lo scorso 12 maggio Vienna ha prorogato il decreto sui controlli ai confini dicendo che fosse necessario per prevenire il traffico di armi dall'Ucraina alle frontiere con Slovenia e Ungheria. La notizia della sentenza, adottata il primo giugno, è stata riportata dal giornale austriaco Die Presse. Interpellato in merito dall'agenzia di stampa APA il Ministero degli interni austriaco per ora conferma la decisione presa sottolineando che un allentamento dei controlli ai confini "potrebbe far arrivare armi dalle zone di guerra in mano a organizzazioni criminali o estremistiche". (a.c.)
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