Visita in Slovenia, la quarta del suo mandato, del presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk. La prima parte della visita', quella ufficiale, si è svolta a Lubiana. Nella dichiarazione congiunta il premier dimissionario, Miro Cerar e il presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk hanno sottolineato l'importanza di consolidare il ruolo dei Balcani occidentali nei processi d'integrazione europea. Ci troviamo dinanzi a un bivio, ha detto Cerar, l'integrazione europea dei paesi dei Balcani occidentali e il loro graduale ingresso nella Nato, oppure lasciare che intraprendano un percorso diverso; io propendo per la prima ipotesi, ha detto il premier. Anche Tusk a riguardo ha detto che la sicurezza nella regione influisce sulla stabilità europea. Tra i temi affrontati anche le migrazioni, una questione tornata di grande attualità con i rischi di una nuova ondata migratoria attraverso l'area balcanica, questa volta con paese principale di transito la Bosnia Erzegovina. Questo tema necessita di azioni e politiche condivise e coordinate ha detto Cerar, esprimendo la sua perplessità per l'aumento quotidiano del numero di migranti che attraversano la cosiddetta rotta balcanica. Al centro dei colloqui anche i preparativi per il vertice di maggio dell'Unione Europea e dei Balcani occidentali e della sessione di giugno del Consiglio Europeo. Tusk era stato l'ultima volta in Slovenia nell'aprile dello scorso anno. La scorsa settimana invece, proprio nel quadro dei preparativi per il vertice UE-Balcani occidentali è stato a Tirana, Podgorica, Belgrado, Sarajevo e Skopje. Nella capitale macedone ha partecipato al vertice dell'iniziativa Brdo-Brioni.