Foto: MMC RTV SLO
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Il Comitato dei Rappresentanti Permanenti presso l'Unione Europea, il COREPER, ha dato luce verde all'Ukraine Assistence Facility - UAF, per fornire aiuti militari urgenti a Kiev. Un provvedimento, del valore di 5 miliardi di euro per l'anno corrente, frutto di un compromesso, prevede la possibilità di acquistare armi e ottenere i rimborsi dal Fondo sul mercato internazionale qualora l'industria europea non sia in grado di evadere rapidamente gli ordini. L'UAF rientra all'interno del Fondo Europeo per la Pace. L'UAF è stato uno strumento chiave per sostenere le capacità di difesa di Kiev dal 2022 ma è stato in gran parte esaurito perché gli Stati membri non sono d'accordo sul modo migliore per ricostituirlo e sbloccare ulteriore liquidità per l'Ucraina. La Presidenza belga ha dichiarato che Bruxelles rimane determinata a fornire un sostegno duraturo a Kiev e a garantire che il Paese riceva l'equipaggiamento militare necessario per difendersi. I fondi per l'acquisto di forniture militari saranno erogati tramite il Fondo di Assistenza all'Ucraina, uno strumento di nuova creazione nel quadro dell'UAF. Fonti di stampa statunitense hanno riferito che gli Stati membri europei sono vicini a un accordo sui fondi aggiuntivi per la difesa di Kiev, aggiungendo che l'accordo darà priorità alle armi prodotte all'interno dell'Unione Europea ma non escluderà quelle prodotte al di fuori del blocco. Gli Stati più grandi che contribuiscono al Fondo si sono precedentemente lamentati del fatto che i Paesi più piccoli con scorte di attrezzature dell'era sovietica hanno inviato attrezzature militari obsolete in Ucraina e hanno utilizzato i rimborsi per modernizzare i propri arsenali. Tra le altre cose, Paesi come Francia e Germania intendono eliminare gradualmente il modello di rimborso durante l'anno in corso e concentrare i fondi europei direttamente sui contratti di armi all'interno del continente. Le forniture di armi straniere sono fondamentali per Kiev in quanto l'assistenza da parte degli Stati Uniti, donatore militare chiave, è bloccata da mesi a causa delle lotte politiche interne.

Franco de Stefani