Il leader del Paesi membri dell'Unione europea hanno raggiunto un accordo riguardo i rapporti con la Turchia e le sanzioni contro il regime bielorusso.
Riguardo Ankara, i leader UE hanno concordato su una duplice strategia, che include anche la possibilità di sanzioni in caso di atti unilaterali contro gli interessi dell'Unione e dei suoi Stati membri. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha affermato che il duplice approccio offre inoltre un’opportunità di dialogo, nel contempo però garantisce i valori e la solidarietà europei. I leader riconsidereranno le relazioni con la Turchia entro dicembre, ha aggiunto.
"Ci aspettiamo che la Turchia si astenga da azioni unilaterali. In caso contrario, utilizzeremo tutte le opzioni disponibili", ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Secondo le sue parole, Ankara desidera un atteggiamento positivo che consenta il rafforzamento dell'unione doganale e la cooperazione nel campo della migrazione. "Ora è la Turchia che deve fare il prossimo passo", ha detto ancora von der Leyen.
Secondo i leader UE un rapporto di cooperazione è vantaggioso per entrambe le parti ed è nell'interesse strategico dell'Unione. Nel caso di una cessazione delle trivellazioni nei mari greco e cipriota, Bruxelles è pronta a sviluppare un atteggiamento positivo.
L'accordo per definire le relazioni con la Turchia ha anche aperto la strada all'imposizione - a partire da oggi - di sanzioni contro 40 responsabili di frodi elettorali, repressioni e violenze in Bielorussia, dapprima bloccate da Cipro, che chiedeva in compenso sanzioni contro Ankara. Sulla lista dei sanzionati non figura il nome del presidente, Aleksander Lukašenko, l'UE però continuerà a monitorare la situazione.


E. P.

Foto: Reuters
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