“Il futuro dell'Ue è scritto anche in Ucraina", ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Tra le proposte della Commissione anche il "divieto totale di importazione di petrolio russo" entro sei mesi con deroga per Ungheria e Slovacchia e sanzioni contro il patriarca di Mosca, Kirill.
Sono state diverse le reazioni dei paesi Ue alla proposta per l'introduzione dell'embargo sull'importazione di greggio dalla Russia. Secondo l'Ungheria, ciò non porta garanzie per la sicurezza energetica; critica anche la Repubblica Ceca. Favorevole invece Berlino, avverte però del rischio di interruzione dell'approvvigionamento e di un aumento dei prezzi.
Le autorità ucraine hanno intanto affermato, che alcuni paesi membri dell'Unione, bloccando l'embargo sulle importazioni di petrolio dalla Russia e finanziando quindi l'esercito di Mosca, sono coinvolti in crimini commessi dalle truppe russe sul territorio ucraino. Lo ha scritto sui social il ministero degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. Secondo le sue parole, la Russia utilizza i proventi del petrolio e del gas per finanziare ulteriormente la sua macchina da guerra.
E. P.