La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella presentazione del nuovo pacchetto di misure per revocare le limitazioni ai viaggi ha spiegato che con il certificato si punta ad aiutare gli Stati membri a ritornare ad una mobilità in sicurezza e coordinata.
Il nuovo pass verrà concesso ai cittadini che potranno fornire l'attestazione di essere stati vaccinati, di essere risultati negativi ad un test o di essere guariti dal Covid-19 ed avere quindi sviluppato gli anticorpi. Tra i vaccini saranno ammessi tutti quelli disponibili sul mercato. Non sarà comunque un passaporto vaccinale, ma un certificato “verde” per evitare blocchi e divisioni tra i Paesi Ue e facilitare gli spostamenti dei cittadini europei e far ripartire il turismo in vista dell'estate.
Von der Leyen ha spiegato che “la situazione epidemiologica sta peggiorando. L'Unione europea sta cercando di collaborare con le esportazioni ma le strade corrono in entrambe le direzioni, ci deve essere reciprocità e proporzionalità. Se la situazione non cambia, dovremo riflettere di far dipendere l'export sul livello di apertura dei Paesi riceventi e rifletteremo se con i Paesi che hanno tassi più alti di vaccinazioni c'è proporzionalità”.
L'Ue finora ha esportato 41 milioni di dosi in 44 Paesi, ma ora pretende collaborazione. Alla Gran Bretagna sono state inviate 10 milioni di dosi ed ora dal paese in cui si produce il vaccino AstraZeneca ci si attende reciprocità, anche se il governo di Boris Johnson ha respinto tali accuse di mancanza di bilateralità.
Proprio AstraZeneca ha annunciato che nel secondo trimestre consegnerà alla Ue 70 milioni di dosi rispetto ai 180 milioni previsti da contratto, ma con l'arrivo in aprile delle prime dosi del vaccino Johnson&Johnson, si potrà raggiungere l'obiettivo di avere il 70% degli adulti vaccinati entro fine estate. Von der Layen ha inoltre confermato che BionTech-Pfizer e Moderna hanno rispettato gli impegni e nel secondo trimestre arriveranno 200 milioni di dosi da Pfizer, 55 milioni da Johnson&Johnson e 35 da Moderna.
La presidente della UE ha inoltre affermato di aver fiducia nel prodotto AstraZeneca e negli scienziati dell'Agenzia europea per i medicinali. Devono avere il loro tempo per valutare la frequenza degli eventi negativi verificatisi e rispettare le procedure.
Infine, per quanto riguarda le persone già vaccinate, nel primo trimestre sui territori dell'Unione europea sono state immunizzate 50 milioni di persone e si stima che alla fine del secondo trimestre saranno più di 200 milioni le persone vaccinate.
Davide Fifaco