Foto: Reuters
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La Commissione europea nel presentare i rapporti sull'allargamento ha sottolineato l'importanza dei progressi nello stato di diritto e dell'allineamento con la politica estera dell'UE per i Paesi dei Balcani Occidentali. Si è dichiarata pronta a sostenere il Montenegro e l'Albania per completare i negoziati di adesione rispettivamente entro il 2026 e il 2027. Nel rapporto sul Montenegro, è stato osservato che il nuovo governo, insediatosi nell'ottobre 2023, ha accelerato i preparativi per l'adesione. I negoziati sono entrati nella fase finale a giugno, con la chiusura temporanea di ulteriori capitoli. Tuttavia, Podgorica deve intensificare gli sforzi per affrontare questioni come la libertà di espressione, la lotta alla corruzione e la criminalità organizzata, oltre a promuovere le riforme giudiziarie. Per quanto riguarda l'Albania, è stato aperto il primo capitolo sui diritti, avviando i negoziati sostanziali. La Commissione è disposta a sostenere l'apertura del sesto gruppo di capitoli, relativi alle relazioni esterne, entro la fine dell'anno, se il trend positivo continua. La Macedonia del Nord deve inserire la minoranza bulgara nella propria costituzione per avviare i negoziati sostanziali. Il progresso della Serbia dipende dallo stato di diritto e dalla normalizzazione dei rapporti con il Kosovo, dove sono stati aperti 22 dei 35 capitoli negoziali. La Commissione ha invitato il Kosovo a rispettare l'accordo di normalizzazione con Belgrado. La Bosnia ed Erzegovina ha ottenuto lo status di candidato nel dicembre 2022, ma i negoziati di adesione non sono ancora iniziati. Infine, il pacchetto di rapporti sull'allargamento, che include anche Ucraina, Moldavia, Georgia e Turchia, rappresenta l'ultimo del mandato dell'attuale Commissione europea, con supervisione futura affidata all'ex diplomatica slovena Marta Kos.