La Commissione europea è tornata ad ammonire la Russia, sottolineando come l'unico modo per evitare il collasso economico sia porre fine alla "barbara e illegale invasione dell'Ucraina". Un ennesimo tentativo di colpire l'economia russa, costringere Mosca a fare dietrofront e porre fine al conflitto; il Consiglio Ue ha infatti adottato un nuovo pacchetto di misure restrittive che prevede il divieto di tutte le transizioni con alcune imprese statali, restrizioni all'esportazione di beni e tecnologie per l'industria della difesa, per la sicurezza e l'industria energetica. Confermata anche l'ipotesi di azioni per sospendere la Russia in qualità di nazione favorita all'interno dell'Organizzazione mondiale del commercio. Il solo bando all'importazione di acciaio vale 3,3 miliardi di ricavi per Mosca, spiega la Commissione. Anche il Regno Unito ha nel frattempo annunciato un nuovo pacchetto di misure per colpire l'importazione di prodotti russi per un valore di oltre un miliardo di euro. Le Nazioni Unite lanciano intanto l'allarme per l'aumento sproposizionato di rifugiati dall'Ucraina; il bilancio delle persone che hanno finora lasciato il Paese ha infatti toccato la soglia dei tre milioni. Previsto in giornata un ulteriore tentativo di rifornire e sgomberare la città martoriata di Mariupol. Ottenere un passaggio sicuro per gli aiuti da far arrivare a Mariupol e per far evacuare i civili è stata la principale richiesta di Kiev in diversi round di colloqui. Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha intanto annunciato che da stasera entrerà in vigore un coprifuoco di 36 ore nella capitale ucraina, quasi completamente accerchiata dalle forze russe.
Maja Novak