“Non stringete la mano a Putin”. Un gruppo di 60 deputati del Parlamento europeo ha scritto una lettera ai capi di Stato e di governo dell’Ue per chiedere loro di boicottare i Mondiali di calcio che si terranno a giugno in Russia per protestare contro le “violazioni dei valori europei” da parte di Mosca.
Gli eurodeputati, guidati dalla verde Rebecca Harms, citando l’esempio di Regno Unito e Islanda, i cui leader hanno già annunciato che non invieranno delegazioni ufficiali al torneo, che inizierà il 14 giugno.
Il mese scorso Londra ha annunciato che ministri e reali sarebbero rimasti lontani dal torneo per protestare contro l'avvelenamento di un'ex spia russa a Salisbury, vicenda che ha provocato una grave crisi diplomatica tra Regno Unito, Usa e Ue da un lato e la Russia dall’altro.
I deputati hanno affermato che l'attacco di Salisbury è “solo l'ultimo capitolo di una serie di azioni con cui Vladimir Putin si è preso beffa dei nostri valori europei": prima vi erano stati, secondo i parlamentari, l'annessione della Crimea da parte della Russia nel 2014, il sostegno al governo siriano nella guerra civile e i presunti ripetuti attacchi informatici in vari paesi membri.
“Lo sport può aiutare a costruire ponti metaforici – si legge nella lettera - Putin sta facendo saltare in aria quelli veri in Siria. Non possiamo fingere che questa Coppa del mondo sia come qualsiasi altro grande evento sportivo”. Finché Putin “occuperà illegalmente la Crimea, tenendo prigionieri politici ucraini e sostenendo la guerra nell'Ucraina orientale, non possiamo fingere che l'ospite di questo torneo sia il nostro vicino di casa". Per questo, i governi europei non devono dare, presenziando ai Mondiali, il loro sostegno al “percorso autoritario e anti-occidentale del presidente russo”.
Dario Prestigiacomo
Articolo realizzato nell'ambito del progetto Europa.Today e con il finanziamento del Parlamento Ue