Un fronte unito contro chi minaccia la democrazia e che cerca di limitare i confini della libertà: è l'appello lanciato dalla Ministra degli Esteri britannica Liz Truss agli alleati del G7, aprendo i lavori della riunione ministeriale di due giorni a Liverpool, con un evidente riferimento alla Russia e alla Cina. La riunione, l'ultima in presenza sotto la presidenza britannica, prima del passaggio del testimone alla Germania, ha tra i temi in agenda proprio l'ammassamento di truppe russe al confine con l'Ucraina, oltre alla posizione sempre più dominante della Cina in Asia e non solo. Per affrontare le sfide, ha sottolineato Truss, è necessario avere una voce completamente unita, espandendo la posizione economica e di sicurezza. Inoltre, servono legami più stretti tra i paesi del G7 nel commercio, negli investimenti, nella tecnologia e nella sicurezza in modo da poter difendere e far progredire la libertà e la democrazia in tutto il mondo. Secondo Londra, l'Occidente deve lavorare per porre fine alla "dipendenza strategica" di un numero crescente di paesi a basso e medio reddito nei confronti di Paesi come la Cina, in vari settori, dall'energia alla tecnologia, e quindi bisogna offrire "un'alternativa al debito insostenibile delle economie non di mercato". A margine della riunione incontro tra la capo diplomazia del Regno Unito e l'alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell'UE, Josep Borrell. Quest'ultimo ha rilevato che anche dopo l'uscita di Londra dall'Europa comunitaria, la cooperazione Ue-Regno Unito sulle questioni estere e di sicurezza rimane cruciale e quindi è fondamentale mantenere solidi rapporti in tutti i segmenti della collaborazione. Durante il colloquio si è discusso tra l'altro della presenza delle forze russe al confine con l'Ucraina, evidenziato che per Mosca sarebbe "un errore strategico" invadere questo paese, e dell'emergenza migranti.
Delio Dessardo