Nuove elezioni e nuovo vincitore: il movimento "Continuiamo il cambiamento", lanciato nei mesi scorsi su una piattaforma tecnocratica, ma attenta alle questioni sociali, si è aggiudicato le terze consultazioni politiche anticipate del 2021 in Bulgaria col 25% dei voti. Bassa l'affluenza, che si è fermata ad un misero 39%.
"Continuiamo il cambiamento", guidato dai due ex-ministri Kiril Petkov e Asen Vasilev, entrambi laureati ad Harvard e con un passato nel mondo dell'imprenditoria, ha conquistato consensi soprattutto nei centri urbani e tra la popolazione attiva, promettendo un'amministrazione più efficiente e meno corrotta.
Al secondo posto col 22% il movimento di centro-destra GERB, dell'ex-premier Boyko Borisov, che i sondaggi della vigilia davano in testa, ma che dopo un decennio al potere non riesce a scrollarsi di dosso le accuse di nepotismo e corruzione.
Per "Continuiamo il cambiamento" ora la sfida è riuscire a mettere insieme una maggioranza di governo, operazione tutt'altro che semplice o scontata, visto che sarà necessaria un'alleanza che tenga insieme almeno quattro partiti dalle piattaforme politiche variegate. Tra i possibili alleati il Partito socialista, la destra liberale di "Bulgaria democratica" e il movimento "C'è un popolo così" dello showman Slavi Trifonov, che dopo la vittoria dello scorso luglio ha dilapidato buona parte del proprio consenso.
Le presidenziali, che si tenevano in contemporanea alle politiche, verranno invece decise al ballottaggio: il presidente uscente, Rumen Radev, appoggiato dai socialisti e grande favorito, ha solo sfiorato il 50%, e dovrà vedersela tra una settimana con Atanas Gerdzhikov, candidato di GERB.
Francesco Martino