La violenta scossa è stata nettamente avvertita anche in Slovenia, fascia costiera compresa, in Italia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Austria e Ungheria. In seguito al terremoto i responsabili della centrale nucleare di Krško, nella Slovenia sudorientale, hanno provveduto a fermare il reattore per motivi precauzionali, come avviene in queste circostanze, fanno sapere dall'impianto. I primi controlli hanno escluso possibili conseguenze, da segnalare che l’impianto si è fermato automaticamente; il Ministro dell'infrastruttura, Andrej Vrtovec, ha detto che ora si sta procedendo a sistematici controlli del sistema, di tutte le apparecchiature e dei dispositivi; entro 24 ore la centrale dovrebbe tornare in funzione. Anche lo scorso 22 marzo, quanto un forte terremoto colpì l'area di Zagabria, la centrale di Krško era stata fermata; le successive verifiche non avevano riscontrato niente di anomalo nel funzionamento. Alla centrale di Krško dispongono di vari e precisi protocolli di intervento in caso di emergenza e l'impianto è stato costruito in maniera tale da scongiurare eventuali rischi anche in caso di violenti sismi. Il presidente della repubblica Borut Pahor e il premier Janez Janša hanno già contattato i propri omologhi, Zoran Milanović e Andrej Plenković e offerto l'aiuto della Slovenia nelle operazioni di soccorso. L'amministrazione statale per le operazioni di soccorso è in allerta e pronta a inviare squadre: è in costante contatto con le pari autorità croate. Il Ministro della Difesa, Matej Tonin ha annunciato che è in stato di allerta il centro logistico nazionale Roje, qualora fosse necessario mandare aiuti, come tende, letti, impianti per il riscaldamento ed è stata attivata la commissione per la valutazione dei danni agli edifici, qualora si rendesse necessario stabilirne l'idoneità statica, se sono cioè pericolanti, sia in Slovenia che in Croazia. Il premier Janša ha detto che in Slovenia il sisma non ha causato danni di una certa entità. Al momento si segnalano danni alle facciate delle abitazioni, a campanili di chiese e comignoli, ha segnalato il premier su Twitter. Anche l'amministrazione statale per le operazioni di soccorso non registra danni rilevanti; le unità regionali stanno comunque ancora verificando; diverse le chiamate ai centralini della protezione civile e dei vigili del fuoco. Dalle informazioni fin qui pervenute danni, non gravi, sono stati registrati finora nella Slovenia sud-orientale, al confine con la Croazia. Il sisma, lo ricordiamo ha determinato anche la sospensione per breve tempo della sessione della Camera di Stato, impegnata nell'esame del settimo pacchetto anticovid.
Delio Dessardo