L'Ungheria esce dalla Corte Penale Internazionale. Il Ministro degli Esteri di Budapest Szjjarto ha confermato la notizia, precisando che il parlamento ungherese ha votato per il ritiro dalla CPI.

Szjjarto ha evidenziato il voto che conferma il ritiro del suo paese dalla Corte Penale Internazionale indicando che, con questa decisione, Budapest si rifiuta di fare parte di un'istituzione politicizzata che ha perso la sua imparzialità e credibilità. Il passo importante fatto dall'assemblea ungherese potrebbe segnare anche un punto delicato negli equilibri in Europa. Il Governo presieduto da Viktor Orban è da sempre critico nei confronti della Corte con sede all'Aia, e con il voto parlamentare ha dato l'affondo finale alle mai nascoste intenzioni politiche di rimanere al di fuori del tribunale. Le motivazioni rese da Szjjarto non hanno fatto altro che confermare la visione sul tema dell'assemblea parlamentare ungherese. Secondo il Presidente del Partito Popolare Europeo Manfred Weber la decisione potrebbe riflettersi sul voto interno alle prossime elezioni parlamentari, considerato che il Partito del Rispetto e della Libertà guidato da Peter Magyar avrebbe buone probabilità di vincerle avendo ottenuto il trenta per cento dei voti nelle ultime elezioni per l'europarlamento.
Franco de Stefani